martedì 15 febbraio 2011

Uno sputo per due.


Photocredit NapoliToday.it
Negli ultimi anni ci siamo abituati, in ogni campo, a vedere avvocati che si arrampicano sugli specchi per difendere i propri assistiti, difendendo l'indifendibile, sostenendo l'insostenibile, negando l'evidenza.

Nonostante sia diventata ormai prassi comune, quando capitano certi episodi, ci si aspetta che un briciolo di dignità rianimi i prodi, e si astengano dal tentare di ribaltare la realtà con tesi tanto pretestuose quanto inverosimili.

No, non sto parlando di politica, ma di quello che si è verificato sabato sera durante Roma-Napoli, quando il campionissimo, soprattutto di classe, Aleandro Rosi, non ha saputo far meglio che sputare sul collo di Lavezzi, per reagire ad una presunta (perchè di questa non abbiamo video a disposizione) gomitata da parte dell'argentino. Il quale, da perfetto signore, ha pensato bene di ricambiare la cortesia, espellendo i propri liquidi corporei più reconditi in direzione del lord giallorosso.

Il sobrio scambio di vedute fra i due viene (ovviamente) ripreso dalle telecamere di tutte le emittenti presenti (strano, di solito non ci sono telecamere alle partite di serie A), finisce sotto gli occhi del giudice sportivo, che in uno slancio di normalità in un mondo folle, applica la più classica delle sanzioni previste per questi casi: 3 giornate a uno, 3 giornate all'altro.

Chiaro, salomonico, preciso e puntuale. Tutto a posto.

E invece no. Perchè quelli che hanno più da perdere, cioè i napoletani, non solo rischiano di perdere quello che probabilmente è l'anima della squadra, come dimostrato a Verona, ma lo perdono esattamente a due settimane dal match, per loro, dell'anno, e cioè la sfida a San Siro contro il Milan capolista, crocevia decisivo per lo scudetto.



Ecco allora che scatta la difesa d'ufficio, già nel post-partita, del presidente factotum De Laurentis, il quale ricorda benissimo che se l'arbitro ha visto e preso provvedimenti, la prova tv non è ammissibile, ma, caso strano, dimentica che le due ammonizioni comminate dall'arbitro nell'occasione non si riferiscono agli sputi stessi (che comunque avrebbero portato all'espulsione), quanto allo scambio di "opinioni" successivo degli stessi soggetti, oltre che alle segnalazioni di questo e quel giocatore.

In sostanza, l'arbitro non ha visto niente, e si è limitato a sanzionare le scaramucce successive, dunque la prova tv è pienamente ammissibile.

Ma è a poche ore dalla decisione della commissione che la Società Sportiva Calcio Napoli da il meglio di se, presentando un dettagliatissimo, e convintissimo, ricorso nel quale non si pone l'accento sulla provocazione subita, non si chiede scusa a nome del giocatore, nè ci si appella alla clemenza della corte. Molto più semplicemente, si chiede la revoca della squalifica perchè...Lavezzi non ha sputato a Rosi.

Eh? Fermi tutti. Riguardiamo le immagini: Rosi si ricorda di ciò che gli hanno insegnato ad Oxford, sputacchia Lavezzi alle spalle, mettendo il bella mostra tutte le sue capacità idriche, e prende in pieno l'argentino. Quest'ultimo raccoglie la sfida, e probabilmente convinto di essere ad una gara "a chi sputa più lontano" risponde con la stessa moneta. Fulmineamente si ferma, si gira, si carica all'indietro per darsi lo slancio, spara...ecco l'inghippo: nonostante le decine di telecamere, l'hd, il 3d, il bimbumbam tecnologico dei nostri anni, non si riesce a vedere chiaramente la saliva argentina partire dalla bocca per finire addosso al romanista.

L'avvocato del Napoli afferma che sì, si vede che Lavezzi carica la testa indietro, e poi scatta in avanti, per fermarsi a mezzo metro da Rosi, quindi i muscoli si muovono apparentemente per quello che potrebbe essere uno sputo, ma niente di più.

Attendendo una dichiarazione ufficiale di Lavezzi nel quale affermi che in realtà ha solo fatto "BUH!" all'avversario, tentando di spaventarlo, ci sentiamo in dovere di avvertire la società Napoli: attenzione, se il ricorso venisse accettato, Lavezzi probabilmente non sarebbe squalificato per tre turni ma rischierebbe un'altra sanzione solo di poco più mite.

Si sa, infatti, che la federazione non tollera le simulazioni, e questo è un evidente caso di "Simulazione di Sputo"


Se questo articolo ti è piaciuto, condividilo con i tuoi amici su:
Condividi su Facebook Condividi su Twitter Pubblica su Google Buzz

Nessun commento:

Posta un commento

Se vuoi, puoi lasciare un commento.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...