venerdì 25 febbraio 2011

Io tifo Napoli.

Photocredit pronosticioggi.com

Hamsik illude, Lavezzi spreca, Napoli fuori. Era questo il titolo che volevo dare al pezzo di oggi, ma alla fine mi sono deciso a lasciar perdere la cronaca secca della partita di ieri contro il Villareal, per lasciare più spazio a quello che ha mostrato, più che a quello che ha determinato.

E se guardiamo la partita di ieri, vediamo come il Napoli, attualmente, sia la squadra che gioca il miglior calcio Italiano, non solo a livello di gioco (per quello se la batte con l'Udinese), ma soprattutto a livello di maturità e consapevolezza dei propri mezzi, oltre che di conoscenza del proprio impianto di gioco.

Se infatti abbiamo lodato il Tottenham per come è venuto ad imporre il proprio ritmo a Milano, devo ammettere che ieri sera mi brillavano gli occhi a vedere una squadra correre in quel modo, così corta, così aggressiva e propositiva, così disposta ad alzare il pressing per andare a recuperare palla, incurante della caratura dell'avversario, così come dell'ambiente circostante.

Perchè è obbligatorio ricordare che il Villareal, in Spagna, è il primo dei "terrestri", alle spalle di Barça e Real, davanti a Valencia, Siviglia, e tutte quelle squadre che farebbero a pezzi una qualsiasi squadra italiana.
L'eliminazione subita ieri dal Napoli, paradossalmente, non fa altro che corroborare l'idea che la squadra di Mazzarri sia davvero una delle favorite per il nostro titolo nazionale, quantomeno alla pari di Milan e Inter, soprattutto se quest'ultime riusciranno nell'impresa di passare il turno in Champions, continuando così a spendere energie, che invece i partenopei potranno conservare.

Bisogna fare i complimenti a Mazzarri, che in 2 anni e mezzo di lavoro è riuscito a dare un'identità ben precisa alla squadra, un ottimo gioco, sempre ordinato e con un'idea chiara rispetto a cosa fare, quando, come, e perchè.
Le giocate "a memoria", che gli azzurri mettono in mostra dall'inizio del campionato sono un piacere per gli occhi, così come le folate degli esterni dagli innumerevoli polmoni, o i tagli sul primo palo di Cavani, puntualmente raggiunto dai compagni, o ancora le volate miste di velocità e tecnica del Pocho, in grado da solo di cambiare le sorti della squadra, la maggior parte delle volte in meglio, di tanto in tanto in peggio, come ieri sera.

E se da un lato è stato un enorme dispiacere assistere all'eliminazione di Hamsik e compagni, soprattutto dopo una prestazione condita da 2 pali, 2 goal mangiati, e tante ottime occasioni, dall'altro resta la soddisfazione di aver visto finalmente una squadra italiana andare a cercare di imporre il proprio ritmo all'avversario, anche se si chiama Villareal e gioca in casa.

Un po' come aveva fatto il Bayern a Milano, con la differenza che l'argentino che si è mangiato 2 goal non era della squadra di casa, ma di quella in trasferta.

E mentre il Milan si affida al "modulo Ibra" (ricordato il "modulo Ronaldo" di Simoni?) per resistere in testa alla classifica, e l'Inter al 5-5-5 di Caniana (che brutto neologismo) memoria, puntando tutto sulla qualità dei propri campioni, il Napoli è l'unica squadra che confida nell'eccezionale funzionamento di meccanismi perfettamente oliati, per poter ottenere risultati, il più delle volte riuscendo a far lavorare tutti gli ingranaggi al 100%.

Un giocattolo tanto bello quanto raro, che merita di raggiungere le vittorie più importanti.


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