giovedì 17 febbraio 2011

Sanremo-Champions 2-0

Chi mi conosce sa bene che se c'è una cosa che odio è la musica italiana contemporanea. Considero tutti i partecipanti degli ultimi 20 anni (cioè da quando li ricordo) degli insulti alla musica in genere, a parte poche meritevoli eccezioni.

Ciononostante ogni anno guardo la categoria giovani, sperando che qualcuno possa osare, proporre qualcosa di nuovo rispetto alle solite tre parole, sole-cuore-amore. Quest'anno, ovviamente, ho fatto un'eccezione per le prime due sere, dato che coincidevano con le partite in Champions delle nostre corazzate tricolori, che tremare il mondo fan.

Ma quanto me ne sono pentito.

Photocredit CalcioBlog.it
Perchè se la parole succitate mi fanno venire l'orticaria, di certo meglio non mi fa vedere che i nostri squadroni si fanno ridicolizzare dagli ultimi arrivati, in casa, a partire dalla capolista del nostro campionato che viene dominata per un tempo dalla quinta in classifica del campionato inglese, che nelle sue fila non annovera nomi quali Ibrahimovic, Nesta o Robinho, ma a cui basta un normalissimo Lennon, un lungagnone davanti a farti rischiare su ogni cross in area, per mettere in crisi "il club più titolato del mondo".
E non appena nel secondo tempo ci si scopre un po', col risultato che il giocatore più pericoloso è il 35enne centrale difensivo di riserva, messo in campo solo perchè era rimasto giusto il magazziniere da mettere in distinta, e solo su palle da fermo, ecco che trottolino amoroso Lennon ti scatta davanti bruciando il terreno sotto i piedi, mentre Ibra si lamenta di aver sbagliato un passaggio, Gattuso probabilmente sta picchiando un bimbo che gli aveva detto di tagliarsi la barba, e Abate, conscio del fatto che Yepes è notoriamente un centometrista tale da poter fermare al volo l'avversario, trotta verso la difesa, anzichè galoppare a perdifiato per dare una mano ai due poveri cristi lasciati dietro.


Il risultato di tutti questi fattori non può essere altro che il goal di Crouch, a cui quasi non sembra vero di trovarsi da solo in mezzo all'area, libero di piazzarla all'angolino.

Milan 0-Tottenham 1, e un bel ritorno a Londra, notoriamente campo facile.

Chissà se Allegri avrà finalmente capito che "il milan dei mediani" può andare bene se giochi contro squadre che ti sfidano, che giocano, a cui devi rubare il pallone insomma, non contro chi aspetta il tuo gioco per poi ripartire a mille all'ora. Ovviamente, partendo dal presupposto che un gioco si sia, presupposto che facilmente viene tradito quando hai un rombo formato da Thiago Silva-Gattuso-Flamini-Seedorf.

E vogliamo parlare della Roma ?

Photocredit Sportsnet.ca
Ranieri che sembra Lucescu prima della partita, quando annuncia trionfante: "chi ha deriso lo Shaktar domani si ricrederà!". Ma lui non allenava la Roma? Capisco tenere la tensione alta, ma se questa è la fiducia con cui si parte, non stupisce che alla fine del primo tempo hai beccato 3 pappine e sei stato preso a pallate da una banda di buoni giocatori sì, ma che in fondo giocano sempre nel campionato ucraino, che non è propriamente La Liga.
E per completare l'opera lascia fuori il cannoniere principale, Borriello, per mettere dentro un Totti generoso, ma che mi ricorda tanto il Batistuta nerazzurro, che di colpo non ne azzeccava più una; se a questo aggiungiamo altri elementi che forse al massimo della forma potrebbero portarti fino ai quarti di Champions, ma che sono chiaramente a "fine corsa", almeno in squadre da vertice, come Perrotta, Cassetti, Taddei, Burdisso, (non metto Riise perchè lo reputo un giocatore dal talento immenso, anche se quest'anno sta mandando in campo il gemello scarso), ecco che non puoi aspettarti molto di più che una sconfitta meritata.

Che fare adesso? La Champions è andata, il campionato è una chimera, anche la zona Champions è tutt'altro che agevole da raggiungere. Quindi? Semplice: aspettare, bivacchiare fino a quando gli americani non avranno preso pieno possesso della società, e poi rifondare tutto, partendo da soli tre nomi: Mexes, De Rossi, Menez. Io ho un debole per Borriello e Vucinic, ma purtroppo credo che il livello tecnico del primo, e l'eccessiva incostanza del secondo, non facciano al caso di una squadra che vuole puntare ai traguardi massimi, a livello nazionale ed internazionale. Però potrebbero essere due ottime alternative a qualche titolare di primo piano.

Photocredit Il Sussidiaro.net
Per chiudere, una piccola nota su Gattuso: sì, è vero, ha sbagliato, ma per una volta sono d'accordo con Sconcerti: abbiamo sangue nelle vene, c'è chi ce l'ha più caldo, chi più freddo, ma comunque nessuno di noi è un'orsolina, men che meno Joe Jordan, il quale nel suo duello con Ringhio non faceva di certo la parte della pecorella aggredita dal lupo. Gattuso ha reagito a degli insulti, purtroppo l'ha fatto con le mani, ha sbagliato e pagherà, ma almeno ha dimostrato di averne, di sangue nelle vene.

O quantomeno di capire l'inglese.


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