Evidentemente requisito indispensabile per portare al braccio la fascia di capitano della Roma, è il non saper perdere, l'isteria quando l'arbitro sbaglia nei tuoi confronti, e l'avere mani e piedi molto lunghe, non appena l'avversario di turno ti capita a tiro.
Ma se il Pupone è diventato famoso per le sue passeggiate sugli avversari, per qualche manata, e per il famoso sputo a Poulsen, il suo degno erede si sta specializzando nei colpi "Ninja", quelli cioè invisibili ad occhio nudo, ma che non sfuggono mai all'obiettivo delle telecamere (strano, in Champions ci sono telecamere?).
Chi mi legge da un po', saprà che in questo articolo ho difeso a spada tratta Gattuso, che nonostante avesse sbagliato, innanzitutto si era preso le proprie responsabilità senza nascondersi, nè in campo nè fuori, ma soprattutto era stato provocato da Joe Jordan con insulti tanto pressanti quanto indisponenti.
Non sarà stato un patriota, ma in fondo, di sportivo, non c'era niente.
La situazione di De Rossi è ben diversa, perchè se Srna è stato messo nelle condizioni di prendere in giro tutta la squadra, di fare doppi passi inutili sulla linea laterale, e così via, è evidente che la colpa principale è proprio della Roma, ancor più dei meriti dello Shaktar.
Tutti noi, che fosse nel campetto sotto casa, o in finale di Champions, abbiamo beccato quello che "faceva lo splendido", facendo pesare all'avversario la differenza tecnica, o di risultato, e sicuramente tutti noi ci siamo innervositi.
Ricordo che Robinho venne inseguito da una squadra intera fin dentro gli spogliatoi, quando si mise a fare la foca a centrocampo per fare melina.
Ma ieri era diverso.
Srna non ha fatto la foca, ma si è semplicemente divertito un po' a sbeffeggiare le macerie di quello squadrone in grado di prenderne 3 all'andata e 3 al ritorno.
Ed ecco che arriva il capitano. Il braccio lungo della legge si avvicina, e per affermare la propria caratura superiore, anzichè moltiplicare gli sforzi in campo, suoi e di tutta la squadra, pensa bene di allungare il gomito e colpire l'avversario. Ora sì che la qualificazione l'hai riaperta. Ora sì che, a prescindere dal risultato puoi uscire a testa alta dal campo.
Per di più, come se si fosse all'asilo, parte una sorta di "liberi tutti" che permette a tutta la squadra di iniziare una sorta di caccia all'uomo ai danni del capitano dello Shaktar, più impegnato ad evitare i colpi di Borriello e Riise, che a giocare.
Risultato? De Rossi si beccherà le sue belle giornate di squalifica, la Roma è fuori dalla Champions, e l'immagine del nostro campionato continua a precipitare più velocemente del nostro ranking.
Ma ovviamente al capitano tutto questo non interessa, basta che ha fatto capire a Srna di essere italiano, romano, duro e cattivo.
Complimenti.
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2 commenti:
E' grave ciò che ha fatto De Rossi, ma meno del comportamento isterico e folle di Gattuso che oltretutto ha molta più esperienza internazionale e per questo doppiamente colpevole. Entrambi sono stati provocati. Comunque anche il "grande" Milan è uscito contro una squadra inferiore allo Schaktar non riuscendo a segnare neanche 1 goal in 180 minuti !!! Eliminazione meritata come quella della Roma.
Secondo me è l'esatto opposto, perchè Gattuso è stato insultato "senza colpa", se non quella di essere italiano. Se Srna invece si è potuto permettere di fare i doppi passi da solo, è perchè la sua squadra stava stravincendo, per meriti propri, ma soprattutto per demeriti della Roma, di De Rossi in testa. Reagire con violenza ad un insulto è una cosa, reagire con violenza alla superiorità tecnica dell'avversario è da dilettanti incapaci di perdere.
Che poi il Milan abbia perso senza fare un tiro in porta, è vero (anche se poco mi interessa, mica sono milanista :D), ma di certo ha fatto una figura migliore di quella della Roma...
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