domenica 13 marzo 2011

Wenger, il Mazzarri d'Inghilterra.

Photocredit calciomania.eu

Da anni tutti noi parliamo dell'Arsenal dei giovani, l'Arsenal spettacolo, l'Arsenal di Wenger che gioca alla grande, ma non vince niente.
E questo è un assunto: come disse Gattuso qualche anno fa, hai voglia a fare meraviglie in campo, ma se non vinci per sei anni, in Italia non ti chiamano nemmeno in serie C.

Un punto fermo al pari di altri due fondamentali, tanto cari a chi soffre di un'inguaribile esterofilia: in Inghilterra c'è una cultura sportiva che noi manco ci sognamo, Wenger è un signore, un gentleman.

Tutto smentito nell'arco di un giorno, quello successivo a Barcellona-Arsenal, nel quale tutte le famose teorie sulla cultura inglese, sulla visione del calcio differente d'oltremanica e sulla signorilità, e l'aplomb, del tecnico francese, si sono dissolte come sale nell'acqua, travolte dall'ondata di strali e accuse lanciate da tutto l'entourage dei Gunners nei confronti dell'arbitro Busacca.

Che, chiariamo subito, di certo ha sbagliato ad espellere Van Persie, per quel motivo, in quella partita, su quel palcoscenico, ma che nemmeno il nostro peggior Mazzarri avrebbe potuto identificare come responsabile unico della sconfitta dell'Arsenal.

Il perchè di questa considerazione non abbiamo bisogno di spiegarlo più di tanto, ci faremo infatti aiutare dalle statistiche della partita stessa:
Uefa.com
Ora, la domanda è: come puoi tu, Wenger, paladino del calcio spettacolo, dei valori dei giovani, della sportività e del fair-play, arrivare a dire che l'arbitro Busacca ha "ucciso la partita" espellendoti un giocatore, sull' 1-1, dopo che la tua squadra è riuscita a segnare, non senza mai tirare in porta, ma addirittura senza essere mai riuscita a creare l'opportunità per PROVARE a tirare verso la porta stessa?

ZERO tiri in porta, ZERO tiri totali, un autogoal a favore...e la colpa della sconfitta è dell'arbitro? Ma davvero dopo essere stato preso a pallonate hai trovato una placca di bronzo da mettere in faccia talmente resistente da poter fare delle affermazioni simili ?

Anzichè entrare in sala stampa e dire "Porca miseria, il goal di Messi dovrebbero farlo vedere in tutte le scuole calcio del mondo, ma anche il filtrante di Iniesta, ma anche il palleggio precedente di tutta la squadra, anzi facciamo vedere tutte le partite del Barcellona che facciamo prima" tutto d'un fiato, il simpaticone francese (boh, sarà la nazione, chissà) preferisce lanciarsi cappa e spada contro l'arbitro, costruendosi alibi dalla consistenza paragonabile ad una sfoglia bruciacchiata: sottile, e di pessimo gusto.

E allora che nessuno più venga a dirci che dobbiamo imparare dall'Inghilterra in quanto a sportività, perchè se proprio devo vedere qualcuno che protesta contro l'arbitro dopo aver preso tre pere ed aver subito il dominio della squadra avversaria, tanto vale che mi vado a rivedere le interviste successive Milan-Napoli, senza dover necessariamente importare tentativi più puerili e goffi di giustificare l'ingiustificabile.

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1 commento:

Unknown ha detto...

Intanto precisiamo una cosa: Wenger è stato sempre definito una persona di una certa eleganza, compostezza e stile, ma non si è mai limitato nelle reazioni quando la sua squadra veniva a suo dire danneggiata palesemente dall'arbitro. E le liti verbali con altri tecnici della Premier non si contano, tra l'altro.

Poi, che quando per il Barcellona si mette male l'arbitro estragga cartellini a casaccio, si è visto un anno fa con l'Inter ed è successo ancora contro l'Arsenal. Che per carità, non avrà fatto mezzo tiro in porta, ma sull'1-1 è un episodio che può spostare l'inerzia della gara definitivamente a favore dei catalani.

La Champions è la Champions, e uscire fa male a tutti..

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