mercoledì 2 marzo 2011

Complimenti Rosella, gran bel mercato...

Photocredit sportivamentemanontroppo.wordpress.com

Quando uno è competente, non c'è niente da fare, lo dimostra sempre.
Se poi ci si aggiunge la creatività alla competenza, ecco che viene fuori la genialità.

E qual più fulgido esempio di genialità sportiva può esser rappresentato, se non la Rosella giallorossa, figlia di cotanto padre, che ha messo a segno la campagna acquisti più importante, roboante, e soprattutto qualitativamente elevata che si potesse pensare (probabilmente con l'indispensabile aiuto dello stratega Ranieri).

Ricapitoliamo: ad inizio del campionato 2009/2010 la Roma va male, perde le prime due partite, Spalletti viene accantonato, e arriva il testaccino Ranieri.
Quest'ultimo mette mano alla difesa, la rende inespugnabile, e comincia a inanellare punti su punti, tornando in poco tempo in zona scudetto.
Photocredit sportive.it

A Gennaio, ecco il primo capolavoro di mercato: con la Roma che gioca bene, vince, segna, Ranieri chiede una punta di peso, per cambiare modulo (ma perchè?) e poter così passare al suo amato 4-4-2. Arriva Luca Toni (l'ultimo Luca Toni eh, non quello di Fiorentina e Palermo), gioca qualche partita, segna qualche goal dinoccolato dei suoi, ma poi ci si rende conto che la Roma giocava meglio prima, con Totti unica punta. Ma va !?

Risultato: Toni in panca, Totti in campo, lotta per lo scudetto fino alla fine, secondo posto, Toni torna in Germania senza rimpianti a Roma e con tanti denti avvelenati.

Arriva l'estate: alla Roma serve una prima punta di peso. MA PERCHE'?

Ranieri insiste, la vuole a tutti i costi, ed alla strana coppia Rosella-Montali, svuotate le tasche anche dagli ultimi spicci, viene in mente un nome, ad ottimo mercato: Adriano.
In fondo prendere l'involucro di un giocatore, per pagarlo tre milioni di euro l'anno NETTI è un ottimo affare, soprattutto se lo si deve destinare alla panchina non appena Totti alzerà il sopracciglio in segno di disappunto.

Ma tant'è, affare fatto.

Photocredit blog.panorama.it
Adriano ed il suo bagaglio, parte del quale evidentemente occultato sottopelle, sbarcano a Roma e si presentano come la famosa prima punta di peso (!) tanto agognata da mister Ranieri.
E se la squadra non riesce ad adattarsi, come non c'è riuscita 6 mesi prima? Ci riuscirà, ci riuscirà...

E non è finita qui.

Il Milan, negli ultimi due giorni di mercato, a campionato già in corso, si assicura Ibra e Robinho, diventa la candidata numero uno per il titolo, ma soprattutto si trasforma un ottimo discount di attaccanti, visto che i presenti non devono aver preso benissimo l'idea di passare da titolari a riserve, nemmeno tanto di lusso.

Fra questi, il più importante è Borriello.

E ora, signora Longari, la domanda da un milione di euro: chi si fionda su Borriello, non contenta del proprio mercato, chiedendo l'elemosina (otto milioni, chiamala elemosina) alla propria banca per poter acquistare il suddetto centravanti?

Photocredit asromaenonsolo.com

ESATTO! Rosellona nostra, che dopo aver preso il primo attaccante di peso, forse resasi conto che "di peso" lo era più di nome che di fatto, decide di lanciarsi sull'aitante Marco, convinta che sia l'elemento ideale per la propria rosa. Convinta da Ranieri, ovviamente.

Altro grandissimo colpo di mercato della Roma.

Riassunto: la Sensi, nonostante tutto il mondo abbia visto come la rosa non riesca a giocare con Totti e una punta di peso (o anche con la sola punta), decide di non prenderne una, ma addirittura due!

Ottimo. Ma tanto la squadra si abituerà.

A Febbraio la squadra è così ben abituata che Ranieri si dimette, dopo aver passato gli ultimi 4 mesi a giustificarsi, arrabbiarsi, discutere, sul fatto che gli attaccanti non capiscono che devono fare il turn-over, che la squadra non è abituata a giocare con le due punte, che Totti è il suo magnifico capitano ma che ogni tanto deve stare in panchina anche lui.

E tutti giù a dire che Borriello è forte sì, ma ha rovinato gli equilibri della squadra, che Adriano è una scommessa persa, e così via. Ma non era abbastanza ipotizzabile all'inizio? Toni che arriva come il nono re di Roma e va via come l'ultimo degli steward dello stadio non bastava come indizio?

Ma oggi, o fino ad oggi, il capolavoro.

In rosa hai 3 campioni, contati: Mexes, De Rossi, Menez.

Photocredit imperoromanista.it
E tu cosa fai, Rosellina mia? Philippe Mexes, l'unico, e dico l'unico, che puoi perdere, te lo fai scappare a costo zero, e per di più mandandolo al Milan? Uno dei pochi difensori centrali di livello mondiale che abbiamo in Italia, ce l'hai in casa, in scadenza di contratto, e aspetti fino a tre mesi prima della scadenza per rinnovarglielo ?

Cosa stavi aspettando? La carrozza? Oppure ancora non sai se gli americani arriveranno a liberare Roma (corsi e ricorsi storici), e quindi temi il fallimento se rinnoverai un contratto tanto oneroso ? E allora perchè non rescindi il contratto del "copri-adriano" e ti risparmi quei bei sei milioncini, che puoi investire su una delle pochissime stelle che hai in rosa ?

Il prossimo allenatore, ancora sconosciuto, ti ha forse detto che Mexes era superfluo per il suo gioco, perchè vuole cambiare modulo e giocare senza centrali?
Qualunque sia il motivo, nell'arco di un annetto, sei riuscita, anche grazie a chi ti consiglia, a fare tutte le operazioni possibili per distruggere il gioco di una squadra, impoverirla tecnicamente, e probabilmente anche economicamente (i soldi ad Adriano qualcuno avrà dovuto darli no?).

Complimenti.

Ma no, non stare qui a preoccuparti perchè hai perso uno dei centrali più forti d'Europa.

Tanto la squadra si abitua...



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