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E' vero. E' assolutamente vero che dopo un 7-0 in casa, il minimo che ci si aspetti dall'allenatore siano le dimissioni immediate (a meno che non sei primo e le hai vinte tutte, ma non è questo il caso). Ed è anche vero che, nel caso specifico, la cosa migliore sarebbe quella di respingerle.
Ma purtroppo stiamo parlando di Maurizio Zamparini.
L'unico uomo al mondo in grado di fare e disfare con la stessa abilità, di creare dei giocattoli fantastici, salvo poi distruggerli a colpi di mazza in men che non si dica.
Perchè diciamocelo, una corazzata come l'Inter, quanto potrebbe durare psicologicamente se per tre mesi di fila Moratti lanciasse strali suoi giornali contro Leonardo, salvo poi definirlo "il miglior allenatore che abbia mai avuto"?
Ma se è il migliore, come è possibile che venisse dipinto ad ogni sconfitta (o anche pareggio) come la radice di tutti i mali?
La delegittimazione dell'allenatore, che di solito coincide con l'inizio della fine, è il primo, distruttivo, risultato.
E ancora: come è possibile che Zamparini abbia messo a disposizione di Rossi una 12 giocatori forti, sì, ma che di certo non possono definirsi degli scafati esperti di serie A ? Munoz, Nocerino, Pastore, Ilicic, elementi fondamentali dello scacchiere rosanero, sono alla prima o seconda stagione in serie A, ed il più anziano è il centrocampista campano, addirittura 25enne.
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